PER I NUOVI UTENTI: REGOLAMENTO E COSA C'È DA SAPERE PER GUARDARE I NOSTRI DRAMA (CLICCA QUI PER LEGGERE TUTTO IL POST)

Salve Colorfulliani. Questo post serve ai nuovi utenti del Colorful Subs in modo che possano accedere ai progetti facilmente e senza troppi...

venerdì 13 maggio 2016

"Una Ventata d'Oriente"

L'estate è prossima e con l'estate, si sa, arrivano le vacanze :D
In questo periodo le si inizia a progettare...
L'ideale sarebbe poter partire per mete esotiche, lontane... ma la realtà può essere, ahimè, molto diversa Y.Y

Comunque sognare a occhi aperti non costa nulla per cui... chiudete gli occhi e aprite la mente perché vi porteremo, facendovi da guida, in un "Viaggio alla scoperta della Cultura Asiatica".


Per questo primo appuntamento abbiamo scelto di parlarvi di una tradizione propria dei mesi di marzo-aprile-maggio. Quale?
L'Hanami "花見, ammirare i fiori (letteralmente Hana: Fiori e Mi: Guardare)" che altri non è se non il rimirare gli alberi in fiore, soprattutto i ciliegi, i "Sakura".

Tradizione ancora molto sentita in Giappone, tanto da osservare vere e proprie migrazioni di giapponesi verso le sessanta località più famose del Paese, dura da inizio aprile (nel sud dell'isola di Kyushu) a metà maggio (nel settentrionale Hokkaido).
Al giorno d'oggi la festa consiste nel consumare un sostanzioso pic-nic, spesso a base di sushi, birra e sakè all'ombra degli alberi fioriti (Tenete presente che in alcuni casi le persone arrivano anche 12 ore prima per aggiudicarsi la posizione migliore).
Il fiore di ciliegio con la sua delicatezza e brevità d'esistenza rappresenta per i Giapponesi il simbolo della fragilità, della caducità della vita, tema importante nel Buddismo, ma è anche simbolo della rinascita e della bellezza dell'esistenza.

In ogni tour che si rispetti non può mancare per cominciare qualche cenno alla storia, ai miti e alle leggende. Ed è proprio da qui che inizierà il nostro viaggio virtuale spazio-temporale :)
Yoshino


Yoshino (le cui colline in primavera si colorano di rosa pallido per gli alberi in fiore) è la città di origine dei Ciliegi Giapponesi.
Leggenda vuole che i primi alberi siano stati piantati nel VII secolo d. C. dal sacerdote En-no Ozuno, il quale scagliò una maledizione contro chiunque avesse osato abbatterli.
Fatto sta, comunque, che gli yamazakura sono alla base di centinaia di ibridi ottenuti col tempo e sono ora la varietà giapponese per eccellenza. La stessa imperatrice Jito (645-702) si recava a Yoshino per ammirarne la fioritura.
Si può, quindi, affermare che con i suoi cinque petali rosa pallido, quasi bianco, perfettamente sagomati, il Somei Yoshino è il Sakura per eccellenza, tanto che la sua fioritura è considerata l'inizio della fioritura dei ciliegi.
Secondo alcuni miti la divinità Konohana-Sakuyahime si manifestò per la prima volta agli uomini impossessandosi di un albero di ciliegio e da allora i giapponesi si riuniscono sotto i ciliegi in fiore in un particolare periodo dell'anno, che coincide anche con l'inizio della stagione della semina del riso e delle attività agricole, per offrire alla dea preghiere e doni e bere sakè in suo onore in cambio di un ricco raccolto.
Secondo altre fonti pare che quest'usanza sia nata durante il periodo Nara (710-794 d.C.) quando la Dinastia Cinese Tang influenzò il Giappone portandovi molte tradizioni e costumi, tra cui proprio l'Hanami. Sebbene i fiori inizialmente celebrati fossero quelli di prugno (Ume) i Sakura divennero ben presto, nel periodo Heian, i prediletti, perché la loro bellezza attirava di più l'attenzione.
Fu l'Imperatore Saga ad adottare questa tradizione iniziando a tenere feste e balli sotto gli alberi di ciliegio nel giardino del palazzo della Corte Imperiale a Kyoto. All'epoca, però, come potete ben immaginare, l'Hanami era un evento riservato solo alle persone di alto lignaggio, nobili e samurai che frequentavano la corte, e ai poeti perché ne scrivessero dei versi.
Toyotomi Hideyoshi, grande signore della guerra e unificatore del Giappone, si dice abbia tenuto il primo Hanami nel 1598 a Kyoto al tempio Daigoji insieme ai feudatari, come da consuetudine.
Si dovrà attendere, infatti, il periodo Edo (corrispondente all'incirca al XVII secolo) perché quest'usanza diventi fruibile a tutti e quindi tradizione popolare.
Diffusa è anche la credenza che l'Hanami metta in qualche modo in comunicazione con l'aldilà perché si dice che i morti siano sepolti sotto ai ciliegi.
Infine un'ultima credenza popolare sostiene che bere una bevanda in cui sia caduto un petalo sia di buon auspicio.
Termina qui questa breve, ma doverosa, parentesi.
Possiamo quindi proseguire il nostro viaggio alla scoperta dell'Hanami.
Hanami

Come celebrano l'Hanami i Giapponesi?


Partiamo dal presupposto che non esiste un giorno preciso per celebrarlo perché la data della fioritura è variabile a seconda del clima e della regione. 
Allora come si fa a sapere quando poter fare Hanami? Presto detto.
L'Agenzia Meteorologica Nipponica ogni anno fornisce le previsioni delle fioriture città per città indicando quando nasceranno i primi boccioli e quando raggiungeranno il massimo splendore. Ci sono comunque tanti blog sull'hanami, notizie, menù speciali nei ristoranti e talk show che seguono l'evento durante tutta la fioritura, dai primi di febbraio a Okinawa agli inizi di maggio a Sapporo.
Durante l'Hanami, periodo che coincide con l'inizio dell'anno scolastico, i Giapponesi

organizzano colorati pic-nic, feste ed escursioni nei parchi cittadini o nei giardini privati. 
Famiglie e gruppi di amici e colleghi, nonché gruppi di ragazzi si riuniscono sotto i ciliegi portandosi dietro dei teli o stuoie di plastica blu da casa. Questi saranno stesi al suolo e su di essi ci si siederà per bere birra e mangiare i bento in cui non mancheranno i dango (deliziose polpette di riso accompagnate da tè verde preparate nei tre colori che richiamano la primavera: rosa, bianco e verde) o il sakuramochi (il dolce tipico del periodo fatto con pasta di fagioli e riso pestato avvolto in una foglia di ciliegio salata). 
Yozakura
Si tratta dunque di piccole feste o banchetti all'aperto. Ma sono comuni anche le lunghe passeggiate nei parchi con il solo scopo di rilassarsi e dedicarsi alla meditazione e contemplazione della natura e di sé con lo scopo di ritrovare il benessere psico-fisico e rinnovare lo spirito. 
La festa inizia come Hanami al sorgere del sole e continua fino a notte fonda trasformandosi in Yozakura (fiori di ciliegio di notte), festa per cui vengono allestiti stand culinari e in cui si canta e si beve sakè illuminati dalle Chochin, le colorate lanterne di carta. 


Dove fare l'Hanami? E quali sono i Luoghi più gettonati?

Tra la fine di Febbraio e la metà di Maggio le terre del Sol Levante si trasformano in distese colorate di alberi e petali dove è bello anche solo perdersi nella contemplazione o passeggiare ammirando lo straordinario spettacolo che la natura offre. Ci sono, come già anticipato, una sessantina di luoghi ritenuti i più belli e famosi, oltre che suggestivi, dove fare l'Hanami. 
Shidarezakura
Al primo posto c'è il Parco Maruyama a Kyoto, noto soprattutto per lo shidarezakura, il ciliegio piangente, una varietà unica al mondo. A seguire ci sono poi  a Tokyo il Parco di Ueno fra lo zoo e alcuni templi del XVII secolo; il Parco di Shinjuku "Shinjuku Gyoen" in cui si trovano una decina di tipi diversi di ciliegio e dove l'atmosfera è più calma e rilassata; Chidorigafuchi nei pressi del Palazzo Imperiale, dove si può anche noleggiare una barca per navigare nei canali; il Parco Sumida sulla riva dell'omonimo fiume dove si trovano gli stand culinari e gli alberi illuminati con le lanterne; il Giardino Botanico di Koishikawa, uno dei posti più tranquilli in città. 
Chidorigafuchi
Poi ancora a Himeji il Castello di Himeji, roccaforte di addestramento dei leggendari guerrieri giapponesi esperti di arti marziali e che ospita un'ampia superficie alberata disposta a labirinto;
a Hirosaki il Castello di Hirosaki circondato da cinque mila ciliegi e che ospita la festa dei ciliegi in fiore dal 23 aprile al 5 maggio;
il Parco di Inokashira a Kanazawa, sito nel castello e il Giardino Kenrokuen che nei giorni di massima fioritura è aperto al pubblico gratuitamente e di notte vengono accese le luci per meglio godere dello spettacolo dei ciliegi in fiore;
a Yokohama il Parco Kaminoyama o il Giardino Sankeien dove si trovano anche edifici d'epoca; 
Castello di Osaka
infine ad Osaka il Parco del Castello ospitante più di 400 ciliegi, piacevole per i vasti giardini e per la vista sulla torre del castello che si illumina di notte.



5 Curiosità sui Sakura

1) I fiori di ciliegio sono stati a lungo un simbolo legato al nazionalismo e militarismo giapponese. Un fiore caduto rappresentava un samurai che aveva sacrificato la sua vita per l'imperatore.
Durante la Seconda Guerra Mondiale i sakura avevano un significato simile quando dipinti sul lato degli aerei da guerra kamikaze.

Gioiko

2) I fiori di ciliegio possono avere diversi colori: dalle varie sfumature di rosa al bianco, al crema, al verde chiaro, al giallo. Gli Ukon (curcuma) sono giallastri; gli Shogetsu bianchi; gli Gioiko verde pallido e i fiori del pregiato ciliegio Usuzumi vanno dal rosa pallido al bianco in piena fioritura al quasi nero inchiostro quando appassiscono.
Sakurayu

3) I fiori di ciliegio sono commestibili. Il Sakurayu è un infuso di fiori di ciliegio in salamoia immersi in acqua calda. Il fiore può anche essere aggiunto ai cibi, dai macarons ai gelati. Infine anche le foglie possono essere mangiate. Di solito, infatti, vengono salate e messe sottaceto e poi usate per avvolgere i mochi.

Kikuzakura
Jugatsuzakura
4) I Giapponesi diversificano i fiori di ciliegio in base al numero di petali. Cinque è il numero usuale. Tra quelli con più di cinque petali, indicati come Yaezakura, troviamo il Kikuzakura (ciliegio crisantemo) che ne ha circa cento. Qual è la differenza con i classici alberi con fiori con cinque petali? La fioritura. Gli Yaezakura, infatti, fioriscono più tardi, di solito nel mese di aprile e le fioriture durano più a lungo. Una varietà di Yaezakura, il Jugatsuzakura (ciliegio d'ottobre), fiorisce da ottobre a gennaio. 

5) Un proverbio molto usato e legato ai fiori e all'Hanami è: "Hana Yori Dango" (Meglio i Dango che i fiori) che sta a significare "meglio curarsi delle cose pratiche e utili piuttosto che dell'apparenza e della sola estetica" (Questo proverbio ha ispirato anche Yoko Kamio nota proprio per il manga Hana Yori Dango, laddove lì il senso era inteso come meglio i ragazzi che i fiori riferendosi ai flower four, i quattro ragazzi protagonisti).


Questa tradizione, come si può esser facilmente indotti a pensare, non è solo esclusivamente orientale. Da molto tempo, possiamo dire secoli, si è ormai diffusa in tutto il mondo. Scopriamo insieme dove e come.

L'Hanami nel mondo

Washington DC

Stati Uniti: Nel 1912 il Giappone con il sindaco di Tokyo donò all'America 3000 Sakura, piantati a Washington sul Tidal Basin, per celebrare l'amicizia delle Nazioni. Fautore dell'evento fu Jokichi Takamine, scopritore dell'adrenalina.
Dal 1935 l'anniversario di quest'evento viene celebrato con il "Cherry Blossom Festival". Altri 3800 Sakura sono stati aggiunti nel 1965. 
In Georgia a Macon crescono circa 300000 Sakura e si celebra ogni anno in primavera l'"International Cherry Blossom Festival".
A New York, Brooklyn, dal 1981 presso il giardino botanico si svolge l'"Annual Sakura Matsuri Cherry Blossom Festival".  
Analoghe celebrazioni si svolgono anche a Philadelphia e in altri luoghi negli USA.

Quartiere Roihuvuori Helsinki

L'Hanami è celebrata anche in diversi Paesi Europei tra cui la Finlandia in cui le persone si riuniscono nel quartiere Roihuvuori a Helsinki per celebrare proprio la fioritura dei ciliegi.


E in Italia? Si fa l'Hanami?

Il nostro Bel Paese non è da meno degli altri Paesi Comunitari e pertanto anche da noi risulta possibile poter fare l'Hanami. Dove?
Due sono i luoghi in cui si può avere l'impressione di venir catapultati in Giappone e godersi l'Hanami. 
Quali?
scorcio della Collina dei Ciliegi 
A Milano alla Collina dei Ciliegi in Viale Sarca: una montagnola-giardino alta circa 25 metri ricavata negli ex impianti Pirelli, in cui sono stati piantati circa seimila arbusti tra cui Prunus Serrulata Kanzan, Prunus Serrulata Avium e Prunus Subhitella, varietà di ciliegi da fiore. Venne realizzata otto anni fa con detriti di materiale di cantiere e la sua superficie è di trentamila metri quadrati.

A Roma nel Parco dell'Eur. Qui si possono ammirare i Sakura.
Centocinquanta Prunus Yedoensis (ciliegi Yoshino, ibridi tra prunus speciosa e prunus subitella) furono donati dalla città di Tokyo all'Italia il 20 luglio del 1959, dall'allora ministro Nobosuke Kishi, come simbolo d'amicizia tra i due Paesi. In quell'occasione venne inaugurato il vialetto che attraversa il Parco dell'Eur battezzato "Passeggiata del Giappone". 
Roma Passeggiata del Giappone
Gli alberi Yoshino giunti tra il 1959 e il 1960 con un'età di 80 anni sono prossimi al termine del loro ciclo vegetativo. Pertanto è in atto il ricambio generazionale che garantirà la continuità della caratteristica fioritura di fine marzo e inizio aprile che da anni attira non solo Giapponesi residenti a Roma, ma anche amanti della cultura nipponica spinti dalla voglia di fare l'Hanami. 
Non è più raro, dunque, imbattersi nel periodo della fioritura in persone che passeggiano o consumano pic-nic all'ombra dei ciliegi e che magari indossano anche il Kimono (abito tradizionale Giapponese). 
La popolarità del Parco è aumentata a tal punto da portare a creare una pagina Facebook.

Ma se non siamo di Roma o Milano, ma abbiamo voglia di provare l'ebrezza dell'Hanami che si fa? 

Basterà trovare in una bella giornata un parco con alberi in fiore e contemplare in silenzio la bellezza della fioritura rallentando i propri ritmi in puro spirito orientale, ricordandosi sempre di rispettare gli alberi e quindi la natura. L'unicità dell'Hanami è racchiusa proprio nella contemplazione dei fiori, metafora della vita, e nella comunione d'esperienza con gli altri. 

E con questo il nostro viaggio virtuale, per questa volta, ha termine.

Al prossimo appuntamento e ricordate:
.Dove vedere - Hanami Fioritura Ciliegi a Milano 1 aprile 2015
Solo lo stolto percorre correndo il cammino della vita senza soffermarsi ad osservare le bellezze del creato.
(Proverbio Tibetano)

Dove vedere - Hanami Fioritura Ciliegi a Milano 1 apri

5 commenti:

  1. Quanto mi piacerebbe andare in Giappone o in Corea per vedere i fiori di ciliegio! <3 Però purtroppo posso solo vederli nei drama o nel salvaschermo del mio cellulare XD

    RispondiElimina
  2. Sarebbe bello si! Però per il momento mi accontento dell'hanami casalingo ;)

    RispondiElimina
  3. Sarebbe bello si! Però per il momento mi accontento dell'hanami casalingo ;)

    RispondiElimina
  4. Che articolo interessante! Non pensavo che i Giapponesi fossero così precisi da distinguere i fiori di ciliegio in categorie per numero! Incredibile...hahaha

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non si finisce mai di sorprendersi, in effetti :)
      I giapponesi sono noti per essere persone molto precise e metodiche ;)

      Elimina